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GIOCHI OLIMPICI 2018 TRA “POST” SU INSTAGRAM E “FAKE-NEWS”

Adam Rippon

I Giochi Olimpici 2018 che si stanno svolgendo a Pyeongchang saranno sicuramente ricordati per aver raggiunto il numero più alto di atleti che hanno fatto Coming Out pubblicamente.

Saranno 14 in tutto gli atleti LGBT e, anche se possono sembrare pochi, sono il doppio rispetto alle precedenti Olimpiadi di Sochi 2014.

Approccio turbolento per quanto riguarda gli Stati Uniti e questo è dovuto dalla decisione del presidente Donald Trump di nominare il vice presidente Mike Pence come capo della delegazione statunitense, in quanto in un passato non troppo lontano lo stesso Pence ha finanziato terapie di conversione per le persone LGBT.

Tutto questo non poteva che scatenare una bufera da parte di alcuni partecipanti del team a stelle e strisce. Infatti Adam Rippon, pattinatore Freestyle maschile già medaglia di bronzo, nel corso di recenti interviste e sui social network ha espresso da subito il suo disappunto per la nomina di Pence e durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi ha postato questa foto insieme al suo compagno di team Gus Kwenworthy, anch’egli dichiarato gay già da tempo.

Adam Rippon e Gus Kwenworthy

Traduzione: “Mi sento incredibilmente onorato di essere in competizione per gli Stati Uniti in Corea e sono così orgoglioso di rappresentare la comunità LGBTQ accanto a questo fantastico ragazzo. Puoi andare a vestirti, Pence.”

Il mondo social ha appoggiano fin da subito l’atleta facendo superato i 150.000 like in poco meno di 24h.

Il vice Presidente Mike Pence da parte sua ha fatto tutto il possibile per negare di aver finanziato programmi per la conversione di persone LGBT etichettando il tutto come “fake-news” e, in un recente tweet, ha insistito sul sostenere gli sforzi degli olimpionici gay nei Giochi Olimpici di Pyeongchang.

Tweet Mike Pence

Ovviamente questo arrampicarsi sugli specchi non lo ha portato da nessuna parte, visto che nel 2006 le stesso Pence ha votato a favore di un emendamento costituzionale che avrebbe mantenuto il matrimonio definito solo tra un uomo e una donna, nel 2007 ha votato contro due disegni di legge che avrebbero contribuito a fermare la discriminazione contro i lavoratori LGBT e nel 2009 ha anche provato a votare una legge che avrebbe ampliato la definizione di “crimine d’odio” per includere pregiudizi nei confronti dell’orientamento sessuale di qualcuno.