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COMUNITA’ LGBT CONTRO BLACK PANTHER

Black Panther

Uscito nelle sale agli inizi di febbraio, Black Panther è il film basato sul personaggio della Pantera Nera della Marvel Comics e, oltre al record di incassi, è destinato a passare alla storia come la prima pellicola con un cast al 99% di colore che denuncia ancora le vessazioni che questo popolo subisce.

Minoranza afro che dimentica la minoranza gay

Nel cast, quasi totalmente nero, ci sono attori come Chadwick Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’o, Danai Gurira, Martin Freeman, Angela Bassett e Forest Whitaker.

black panther coolcuore

Oltre alla storia tratta dai fumetti in cui un guerriero dell’Africa ingerisce una sostanza rilasciata sul terreno da un meteorite e si trasforma nel supereroe Pantera Nera dedicandosi a unire le varie tribù locali per formare la mitica nazione di Wakanda, la lettura sociale del film richiama il sogno attuale della popolazione nera d’America di creare un luogo dove sentirsi accettata, anche alla luce delle minacce del clima dominante dettato dalla bianchezza trumpiana.

Black Panther non si fa solo manifesto della gente di colore ma anche delle donne. Nella sceneggiatura, però, il regista Ryan Coogler e lo sceneggiatore Joe Robert Cole sembrano aver commesso un grave errore: scordarsi della sottotrama gay, che pure era prevista nella sceneggiatura originale.

Il film, infatti, ispirato alla serie di fumetti di Ta-Nehisi Coates, importante intellettuale afroamericano di ultima generazione, sembra non tenere conto dello spin-off del fumetto “World of Wakanda” ideato da due scrittrici femministe, Roxane Gay e Yona Harvey, in cui due eroine del mondo di Wakanda, Ayo e Aneka, hanno una relazione omosessuale.

Una “dimenticanza” che non è certo sfuggita al mondo LGBT e alla critica che dal trailer, in cui la protagonista guardava un’altra donna con un qualche trasporto erotico, desumevano che la trama fosse stata rispettata. In realtà, come ha confessato l’attrice Florence Kasumba, tali scene erano state girate ma non sono mai state utilizzate nel film. “Nel risultato che vediamo ci sono alcune scene tagliate. Non compaiono per certe ragioni, ma quali siano queste ragioni non saprei dire” ha detto l’attrice.

Con le polemiche ormai sollevate, lo sceneggiatore è stato costretto ad ammettere il taglio dei frames, giustificando la scelta per esigenze narrative. Motivazione che certo non ha placato gli animi delle minoranze omosessuali che, in un film che si fa bandiera di minoranze da difendere e oppressioni da denunciare, vede una vera e propria discriminazione nel taglio delle parti che richiamano il mondo LGBT.

L’America nera non è pronta ai neri gay?

Black Panther è un inno alla giustizia razziale, ma non a quella sessuale. Perché? Da recenti sondaggi risulta che i neri in America sono più conservatori dei bianchi quando si tratta di omosessualità: solo il 51% dei neri è favorevole al matrimonio gay, mentre fra i bianchi la percentuale sale al 64%.